KIT DI PRIMO SOCCORSO
È molto importante valutare con buona frequenza la condizione di conservazione delle attrezzature inserite nel kit di primo soccorso e verificare in modo scrupoloso la scadenza dei farmaci. Queste attenzioni, normali anche per l’armadietto dei farmaci di casa, debbono essere ancora più accurate per il kit che viene tenuto nello zaino ed è quindi soggetto a notevoli sollecitazioni e sbalzi di temperatura.
Di seguito si riportano le dotazioni di una cassetta a norma per il primo soccorso.
Conservazione prodotti
|
II materiale contenuto nel pacchetto di medicazione deve essere conservato in buono stato di pulizia, ripristinato dopo ogni utilizzo, posizionato in luogo facilmente visibile e accessibile a chiunque.
I presidi devono essere controllati periodicamente e rinnovati qualora risultino scaduti
|
Guanti sterili monouso
|
Devono essere indossati immediatamente prima di prestare soccorso in tutti i casi di infortunio Devono essere rimossi subito dopo l'uso (e mai riutilizzati) e prima di toccare oggetti non contaminati e superfici ambientali. Nello sfilare i guanti porre attenzione a non contaminarsi. Dopo la loro rimozione effettuare possibilmente il lavaggio delle mani per evitare che, in caso di difetti invisibili o lacerazioni durante l'uso, possano determinare conseguente contaminazione delle mani. |
Soluzione cutanea (iodopovidone al 10%)
|
Indicata per la disinfezione di ferite lievi, contusione aperta, puntura d'insetto, abrasioni, escoriazioni. Prima dell'uso è consigliabito leggere le informazioni contenute nel foglio illustrativo Prima di procedere alla disinfezione della ferita è bene detergere la cute lesa con soluzione fisiologica o acqua potabile Il disinfettante va applicato intorno alla ferita con una garza sterile (con movimento dal centro alla periferia). |
Soluzione fisiologica
(sodio cloruro 0.9 %)
|
E' indicata nel lavaggio di ferite o in caso di contaminazioni accidentali degli occhi. Prima dell'uso è consigliato leggere le informazioni contenute nel foglio illustrativo |
Compresse di garza sterili
|
Indicate per la pulizia, la disinfezione e la protezione delle ferite Per la protezione delle ferite appoggiare la garza ripiegata sopra la ferita e fissare con il cerotto o una benda. Nell'impiego di questi presidi va mantenuta la sterilità, quindi per la loro manipolazione è bene usare le pinze sterili monouso. Non utilizzare le garze residue per altre medicazioni poichè una volta aperta la busta le garze perdono la loro sterilità. |
Pinzetta da medicazione sterile monouso
|
Indicata per la rimozione di piccoli corpi estranei ed ogni qualvolta si deve operare con materiale sterile Per mantenere la sterilità della pinza occorre prestare molta attenzione all'apertura della confezione, aprendola dalla parte in cui la pinza e' saldata. La parte che si può toccare con le mani è quella centrale o sagomata |
Cerotti medicati
|
Trattasi dei cerottini di uso comune, che si trovano già confezionati sterilmente, in diverse misure. Sono molto utili, di facile e diretta applicazione su ferite e abrasioni. È importante che l'applicazione avvenga su cute asciutta dopo aver pulito e disinfettato la ferita e l'area circostante |
Cotone idrofilo
|
II cotone va utilizzato solo come materiale assorbente in caso di perdita abbondante di sangue, unitamente alla garza. E' importante non usarlo direttamente sulle ferite perché può lasciare residui di filamento di cotone. È indicato per: a) ricavare tamponcini da medicazioni da imbibire con il disinfettante;
b) creare ulteriore protezione esterna alle medicazioni già eseguite con garze e cerotto;
c) ammorbidire lo steccaggio bendato di fratture e contusioni
d) realizzare tamponi nasali estemporanei in caso di semplici epistassi
e) in caso di congelamento
|
Cerotto cm 2,5
|
II cerotto adesivo può essere usato per fermare le garze di una medicazione o le estremità di un bendaggio e non va mai applicato direttamente su di una ferita. Evitare di fare un giro completo del cerotto intorno all'arto, per non bloccare la circolazione. |
Benda orlata
|
Particolare tipo di benda resistente, che non si sfilaccia e che presenta una certa versatilità d'impiego. E' indicata per: a) il bendaggio di una medicazione complessa; b) eseguire il bendaggio compressivo in caso di emorragia persistente; c) praticare immobilizzazioni estemporanee di un arto traumatizzato, avvolgendola intorno all'arto stesso e alla stecca per fratture che lo rettilineizza |
Forbici
|
Verificare che siano del tipo "taglia abiti" e non forbicine. Da utilizzare per tagliare cerotti, bende, rete elastica, per aprire confezione della soluzione fisiologica nei traumi per verificare la presenza di ferite sotto i vestiti, nelle ustioni da sostanze chimiche per eliminare velocemente i vestiti impregnati.
|
Laccio emostatico |
Si tratta di un tubicino di gomma di piccole dimensioni che normalmente serve per determinare una stasi del sangue venoso che ritorna dall'arto per favorire l'incannulamento di una vena (prelievi, iniezioni endovenose). In realtà il suo impiego in caso di traumi o ferite è molto discutibile in quanto esso, soprattutto in mani non esperte, se non applicato nei punti giusti e stretto a sufficienza, può non risultare realmente "emostatico", cioè in grado di fermare l'afflusso di sangue arterioso all'arto (cosa invece a volte necessaria in presenza di ferite con emorragia abbondante) ma anzi, ostacolando il deflusso venoso, può determinare un effetto paradosso con aumento dell'emorragia In taluni casi la cassetta può essere integrata con laccio emostatico "arterioso" che va utilizzato per il controllo delle emorragie di un arto. Agisce mediante l'applicazione di una costrizione a tutti i vasi arteriosi che irrorano l'arto interessato nonché ai vasi venosi che provengono da esso. E' oppotuno evidenziare che va utilizzato da personale adeguatamente formato solo in casi estremi perché, arrestando completamente la circolazione dell'arto, questo va in sofferenza, con il rischio di cancrena. Indicazioni d'uso:
Stringere il laccio fino all'arresto del sanguinamento ma non oltre, annotare l'ora di applicazione.
Rimuovere o allentare la fascia è pericoloso (perché si possono liberare in circolo coaguli, con conseguente rischio di ostruzione di vasi sanguigni).
L'applicazione del laccio va fatta a monte della ferita (non a contatto con la ferita) e più vicino possibile alla radice dell'arto; mai sotto il ginocchio o il gomito.
L'acquisizione di queste tecniche richiede formazione specifica e esercitazioni pratiche ripetute nel tempo
|
Ghiaccio pronto all'uso
|
È indicato in caso di contusione, distorsione, amputazione, puntura d'insetto. Attivare dando un colpo secco e deciso con la mano chiusa alla busta per causare la rottura del sacchetto d'acqua contenuto all'interno, agitare la confezione per avere un freddo immediato. Interporre una garza tra la busta e la parte interessata, all'occorrenza fissare la confezione con una fascia. Non porre la parte amputata direttamente a contatto con il ghiaccio |
Sacchetto monouso
|
E' necessario per la raccolta di rifiuti sanitàri e per raccogliere tutto il materiale infetto. Può essere utilizzato per contenere eventuali parti amputate |
Telo termico
|
|
Pinzetta per l'estrazione di zecche(tipo "Zecken-Zange")
|
Afferrare la zecca il più possibile vicino alla pelle, tirare decisamente ma senza strappi e contemporaneamente ruotare ("svitare"), disinfettare la zona; consigliato applicare tetraciclina per un paio di giorni (Aureomicina) |
|
|
Visiera paraschizzi
|
Va indossata immediatamente prima di prestare soccorso nei casi di infortunio con pericolo di schizzi di sangue come nei casi di ferite gravi con emorragia arteriosa
|
Acqua ossigenata
|
Si utilizza per la pulizia di lievi ferite Va versata a getto direttamente sulla feritae allontanando la schiuma con una garza sterile (dal centro alla periferia). Non va utilizzata in caso di ferite con emorragia e ferite penetranti. |
Di seguito i link agli articoli dei servizi organizzati dalla nostra Associazione a supporto Emergenza Covid 19